lunedì 30 luglio 2012

Integrazione sociosanitaria - Project work

INTEGRAZIONE TRA LE FIGURE DI OPERATORE SOCIO-SANITARIO E INFERMIERI
Inserimento dell’OPERATORE SOCIO-SANITARIO: una proposta di progetto.

Corso "IL Middle Managemente nei servizi alla persona" 
Project work a cura di  Bold Mariana - Gambino Giuseppina - Labidi Mouna.

INTRODUZIONE

In una struttura organizzativa l’integrazione tra le varie figure professionali è alla base del successo e del raggiungimento degli obiettivi nell’ambito di un sistema di qualità.
L’obiettivo comune delle strutture socio-sanitarie è la tutela dell’individuo considerando la centralità e la totalità della persona (sfera bio-psico-sociale).
L’Operatore Socio-Sanitario (OSS) è una figura il cui ingresso nei presidi e nelle unità operative va predisposto e realizzato con molta cura.
Egli, infatti, espleta un ruolo complesso e la sua introduzione può incidere sulle attività svolte dall’infermiere.
Ecco, dunque, la necessità di un inserimento della cui programmazione, attuazione, e valutazione il coordinatore può e deve dare un contributo decisivo.
L’inserimento di operatori di supporto, in particolare OSS, può avere il massimo successo se si svolge sulla base di un progetto che miri alla:
Ø  realizzazione di determinati presupposti di natura culturale e organizzativa;
Ø  stesura e implementazione di un’apposita procedura di inserimento, preceduta da alcune operazioni preliminari;
Ø  verifica a distanza dei risultati dell’inserimento in termini di qualità delle prestazioni e di soddisfazione degli utenti e degli operatori.

COMPONENTI DEL PROGETTO DI INSERIMENTO

1.      PRESUPPOSTI CULTURALI

Ø  Il primo presupposto è una corretta considerazione del ruolo dell’OSS e di quello dell’infermiere. Sono necessari uno o più incontri di formazione-informazione con l’eventuale distribuzione e commento dei profili professionali - affinché tutto il gruppo coinvolto arrivi a considerare  l’OSS come un operatore che non è un puro esecutore di ordini, ma ha degli spazi di autonomia. Infatti il profilo di questa figura elenca le sue attività usando - se ho contato bene - 12 verbi che indicano attività autonome (assiste, realizza, cura, mette in atto ecc.), contro 8 verbi che indicano collaborazione con il personale sanitario e sociale (coadiuva, collabora, concorre…).
Ø  Un altro presupposto, strettamente collegato al precedente, è che l’OSS, al pari di ogni altra figura professionale, venga considerato come una risorsa da valorizzare. Una sua piena valorizzazione richiede un clima non verticistico, ma di responsabilizzazione, partecipazione e collaborazione in vista di obiettivi comuni.
Ø  Un terzo e ultimo presupposto culturale è la capacità del gruppo di programmare e poi valutare questo cambiamento organizzativo nell’ottica del miglioramento o almeno del mantenimento - della qualità dell’assistenza infermieristica e dei servizi di supporto.

2.      PROCEDURE PER L’INSERIMENTO DEGLI OSS

Ci sono varie forme di procedura, la più completa delle quali è senz’altro quella che si ispira ai concetti e alla metodologia ISO 9000  ed è costituita da tre parti essenziali:  obiettivi, accoglimento e orientamento, inserimento.

Obiettivi dell’inserimento

Sono quelli di:
Ø  ottimizzare il tempo necessario ad apprendere conoscenze e abilità necessarie nella  U.O.;
Ø  garantire il mantenimento o il miglioramento del livello di sicurezza e di qualità dell’assistenza agli utenti;
Ø  far sentire a proprio agio sia gli infermieri sia gli OSS, affinché, entrambi,si percepiscano come risorse importanti.

Accoglimento e orientamento

Il coordinatore dovrà svolgere le attività di seguito elencate:
Ø  Illustrazione di:
·     finalità e caratteristiche dell’U.O. (tipologia dei pazienti o degli ospiti, decorso tipico della degenza, orari della giornata…);
·  organizzazione interna (suddivisione del lavoro, modelli di servizio, piano di attività, documentazione in uso ecc.);
·        rischi professionali presenti in essa;
·        principali norme regolamentari e deontologiche da rispettare al suo interno;
·        illustrazione dei fattori di valutazione al termine dell’inserimento,
Ø  Visita guidata ai locali e illustrazione delle attrezzature, con particolare riferimento a quelle relative alla sicurezza (estintori, presidi di protezione individuale…) e a quelle che l’OSS dovrà utilizzare nel suo lavoro quotidiano.
Ø  Presentazione degli operatori delle diverse qualifiche e dei rispettivi ruoli.

Inserimento

Che avverrà attraverso:
Ø  L’analisi  dei bisogni di apprendimento accertata attraverso una lista di domande scritte o un colloquio, in cui  formulare degli obiettivi di apprendimento.
Ø  L’istruzione degli OSS per il conseguimento degli obiettivi stabiliti,  per quale è necessario fissare contenuti, tempi e metodi.
Ø  La valutazione dell’apprendimento con responsabilità, criteri e tempi prestabiliti.

3.      VERIFICA DELLA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI E DELLA SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI E DEGLI OPERATORI

L’inserimento degli OSS è oggi un’ innovazione, tanto più rilevante nel caso in cui questi operatori siano chiamati ad occupare posti precedentemente occupati da infermieri. È dunque molto importante verificarne l’impatto sull’assistenza, procedendo con la stesura di questionari dalla cui lettura sia possibile evincere:
Ø  Il grado di soddisfazione dell’ utenza in rapporto all’assistenza erogata e
         alla tempestività della risposta alle chiamate;
Ø  Il grado di soddisfazione degli infermieri in rapporto alle seguenti attività degli OSS;
Ø  Il grado di soddisfazione degli OSS in rapporto all’orientamento nell’U.O. e alla guida da parte dell’infermiere preposto
È importante che nel questionario rivolto agli infermieri siano inserite anche domande finalizzate a rilevare la loro percezione delle differenze rispetto ai temi della sicurezza e della qualità prima e dopo l’inserimento degli OSS. Ogni operatore deve, inoltre, sentirsi coinvolto nel processo di miglioramento della qualità dell’assistenza e del clima interno al gruppo di lavoro, è perciò chiamato in prima persona a fornire suggerimenti e proposte.

CONCLUSIONI

Per concludere, l’inserimento di nuovi operatori è sempre un processo di una certa complessità. Lo è ancora di più in questo caso poiché riguarda operatori il cui ingresso nel sistema è suscettibile di modificare l’operatività di altri professionisti come gli infermieri. Si tratta di un processo che però comporta dei vantaggi: uno dovrebbe essere quello di indurre gli infermieri ad acquisire maggiori capacità di diagnosi, relazione interpersonale, programmazione , gestione, valutazione e leadership.
L’OSS diventa a pieno titolo componente dell’èquipe multidisciplinare rafforzando il concetto di lavoro di squadra, per fronteggiare, insieme agli altri operatori, la complessità assistenziale.
Il ruolo di coordinamento viene reso più complesso dall’introduzione di una nuova figura e dalla necessità che le relazioni tra essa e le figure già esistenti siano corrette e positive in vista degli obiettivi comuni.
Il Coordinatore può e deve fare molto per ottimizzare l’intero processo e per creare o mantenere un clima che consenta la piena valorizzazione di tutti gli operatori coinvolti, ciascuno al proprio livello e secondo le proprie competenze.

Foto riunione PAI con tutte le figure professionali   (MEDICO, RAA, INFERMIERE, FISIOTERAPISTA, ANIMATRICE, OSS)
  
Bibliografia
·        “Valutare il personale” di Maria Giovanna Rotondi Ed. IPSOA
·        “Persona e Organizzazione” di Paolo Rotondi e Alessandra Saggin Ed. Mc Graw Hill
·        Management Infermieristico n 4/2001 “L’inserimento del personale di supporto” di Carlo Calamandrei

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